Ci ha lasciato Enzo Jannacci. Cantautore, poeta, comico, medico scrupoloso. Milanese a tutto tondo. Ma anche e soprattutto tifoso di calcio. Tifoso da stadio, di quelli che niente o pochissimo calcio in TV perchè: "La televisiùn? La te 'ndurmenta me un cujùn!". Come quella volta che ...

ECCO TUTTO QUI! - Davanti al bar di un locale cinese che io ... Tanti anni fa a Milano alcuni giovani si diedero appuntamento in un bar-pasticceria vicino a Porta Ludovica. Zona popolare che più popolare non si può nella Milano degli Anni Sessanta. Tenevano tutti per la stessa squadra di calcio: il Milan delle tre R, Rivera, Rosato e Rocco. Fra questi giovani artisti o aspiranti tali ce n'era uno che, al ritorno da un derby vinto malgrado i pronostici della vigilia fossero tutti o quasi sfavorevoli, ebbe un'idea. "Perchè non scrivere col pennarello la prossima domenica a San Siro sui gradoni del posto che abbiamo occupato i nostri nomi e cognomi?": il volto spiritato, quella voce dal tono inconfondibile, i vari Beppe Viola, Diego Abatantuono, Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto lo  ascoltarono meravigliati dandosi di gomito fra loro. Poi più niente. Fino alla domenica dopo. Quando a San Siro ci volle un'energica maschera dello stadio in Curva Sud, primo anello, per sequestrare il pennarello a quell'invasato tifoso del Milan di nome Enzo Jannacci: ecco tutto qui!